SB - SOULET-BESOMBES
Negli anni 50, i prof. Soulet e Besombes, della scuola di ortopedia funzionalista francese, realizzarono un nuovo dispositivo dalle caratteristiche elastiche adatto ad un tipo di ortodonzia funzionale-ortopedica, utilizzando materiale di caucciù denominato SB.
Il dispositivo venne chiamato “attivatore” e venne utilizzato come vero dispositivo di carattere funzionale-ortopedico nella relazione cranio-mandibolare e anche come simulatore di crescita per una funzione masticatoria corretta. Il prof. Besombes definiva questa loro terapia un'ortopedia di intercezione (mastico-terapia-riflessa). L’obiettivo da raggiungere con questo attivatore era quello di posizionare in modo corretto la mandibola attraverso l’azione del mascellare superiore, in modo da agire sulle tensioni delle suture e delle strutture craniche, rinormalizzando la posizione delle differenti ossa di tutto il sistema cranio-facciale e con il conseguente posizionamento dei denti, determinato da questo nuovo equilibrio osseo.
Attivatore di Soulet-Besombes - SB
RNO - RIABILITAZIONE NEURO-OCCLUSALE - PLANAS
Il Prof. Pedro Planas iniziò il suo percorso di studio della Riabilitazione Neuro-Occlusale (RNO) negli anni ‘50.
Approfondendo la ricerca sull’origine delle parodontosi, osservò come fossero importanti le funzioni neuro-muscolari stomatognatiche nella loro patogenesi e quanto fosse efficace rispettarle per “condurre l'anormalità verso la normalità”.
Inizia, così, un percorso indirizzato ad un tipo di ortodonzia specificatamente funzionale.
La forma nasce per necessità del nostro corpo di espletare una funzione.
Prima si sviluppa il tessuto nervoso muscolare e dopo l’osso. L’osso nasce in funzione di come il tessuto nervoso muscolare lavora ed è, infatti, l’azione di trazione del muscolo sulla sua inserzione ossea che crea azione osteoblastica. Secondo Planas, in funzione di come si sviluppa l’osso si mantiene un certo tipo di ossificazione di tipo mantellare che continua per tutta la vita e che è la speranza di poter trattare e riabilitare i pazienti.
Conseguentemente, Planas affrontò i problemi derivanti dalle deviazioni delle linee mediane, le loro intercettazioni e correzioni, soprattutto in fase di crescita, sfruttando il principio che l’anatomia/fisiologia dell’apparato stomatognatico in tale momento può essere modulata terapeuticamente. Importante, secondo Planas, che la correzione inizi in età precoce. Grazie all’immaturità del periodonto e alla plasticità osteogenica è facilmente attuabile, in tale fase, sia un rimodellamento in crescita della mandibola che un riposizionamento dentale, in modo da scongiurare estrazioni, se non in casi eccezionali.
Planas pone l’accento sull’importanza dell’allattamento materno, sottolineando il ruolo dei movimenti della suzione sullo sviluppo dell’apparato stomatognatico.
BOCCA EQUILIBRATA Viso simmetrico - Contatti in chiave di I classe di Angle
Contatti in lateralità su tutti i denti del lato di lavoro e angoli di masticazione (PLANAS) uguali
Risultato ottenuto con l'utilizzo dei Bio Attivatori AMCOP, dispositivi ortodontici funzionali realizzati a Bari
FNM – FUNZIONE NEURO-MUSCOLARE - JANKELSON
Anche lo sviluppo della filosofia dell’occlusione neuro-muscolare inizia nel 1953. La FNM si basa sull'applicazione di procedure diagnostico-terapeutiche al fine di determinare il trattamento per un'ortodonzia di carattere funzionale nel rispetto delle caratteristiche fisiologiche individuali. La FNM si occupa di muscoli, fascia, nervi, ATM, denti e di tutti gli altri tessuti presenti nel sistema stomatognatico.
Jankelson, a differenza dei suoi colleghi meccanicisti dell’occlusione, si occupa di un’occlusione funzionale: muscoli e ATM, in considerazione della postura mandibolare per una stretta interrelazione tra occlusione dentale e postura corporea.
Jankelson riconosce nella deglutizione la funzione principale dell’apparato stomatognatico, attraverso lo studio sulla misurazione dell’attività della componente muscolare.
Una buona occlusione è il risultato di una corretta deglutizione. Una corretta deglutizione è gnatologia.
Generalmente, l’apparato stomatognatico si considera essere costituito dai denti, dalle strutture ossee mandibolare e mascellare e dall’articolazione temporo-mandibolare (ATM), quindi è considerato come un complesso osseo-artro-dentale.
Jankelson, invece, imposta il suo lavoro sulla fisiologia masticatoria, spostando l’attenzione dall’ATM al sistema e all’azione muscolare.
La ricerca della corretta posizione di chiusura deve avvenire in base a parametri neuro-muscolari e non articolari. La mandibola e l’ATM, senza l’azione dei muscoli, non avrebbero alcuna attività dinamica e di conseguenza l’ATM, come tutte le altre articolazioni del corpo, avrebbe un movimento limitato.
In definitiva, per il prof. Jankelson è fondamentale il ripristino della dinamica mandibolare in funzione neuro-muscolare
TERAPIA ORTOPEDICA FUNZIONALE - E. MUZJ
Sempre nello stesso periodo, esattamente nel 1952, il Prof. E. Muzj pubblicava: "Terapia ortopedica funzionale".
Trattasi di una ben specifica ortodonzia di carattere funzionale-ortopedica.
L'ortopedia funzionale è una terapia di elezione, nella quale i processi sono ampi e sono destinati a diventare sempre più profondi. Appare come la terapia del futuro, se paragonata alla terapia meccanica locale (ortodonzia), che invece, si limita ad alcune precise indicazioni.
I problemi non verranno risolti finché non si guarderanno le dismorfosi con occhio geometrico e finché si continuerà a considerare l’apparato bucco-facciale come organo da misurare con il tradizionale sistema di piani e punti fissi.
Non si può parlare di terapia funzionale se ci riferiamo ad un apparecchio destinato a spingere indietro o in avanti denti e mandibola.
«Si può parlare di terapia funzionale solo quando il paziente esegue una “ginnastica” tramite esercizi muscolari volontari.»E. Muzj
CONCLUSIONI
I Bio Attivatori AMCOP, dispositivi ortodontici funzionali, con l'effetto specificatamente plastico dei materiali utilizzati, consentono un tipo di ginnastica con effetto riabilitativo neuro-occlusale attraverso il recupero della corretta funzione neuro-muscolare, praticando dei veri esercizi di fisioterapia oro-facciale da parte del paziente.