La posizione della bocca e del capo è una componente dell'assetto generale posturale. Ogni disallineamento del capo crea disarmonie e asimmetrie di tensione dei muscoli del collo,
diverse in relazione al tipo di deviazione.
Queste tensioni si collegano ad altre dei muscoli del tronco sottostanti e dei muscoli facciali e masticatori soprastanti. Esse agiscono deformando le strutture.
RAPPORTO FRA I DENTI E LE CATENE MUSCOLARI
Le catene muscolari sono un insieme di muscoli intimamente collegati tra loro da una specifica finalità funzionale. Queste catene sono fondamentali in quanto realizzano in modo concreto lo schema posturale elaborato a livello del cervello, simili a fili che sostengono i burattini. Un buon equilibrio tra le varie catene muscolari si traduce in un buon equilibrio posturale. L'equilibrio posturale è il frutto dell'equilibrio di tutte le catene muscolari; tale equilibrio è legato alla corretta funzionalità di tutti i ricettori.
Il termine “postura” indica la posizione del corpo rispetto allo spazio e dei suoi segmenti in relazione gli uni con gli altri. Quando ci si riferisce alla postura, s’intende la posizione assunta in stazione eretta come risultato del gioco di forze che, agendo sullo scheletro, permettono di contrastare la gravità. Da questo punto di vista, il corpo può essere rappresentato come un’impalcatura che si regge per il gioco bilanciato dei tiranti che agiscono su di essa.
Nel corpo umano i tiranti sono rappresentati dalle catene miofasciali; non si considerano, quindi, soltanto i muscoli che si inseriscono sullo scheletro attraverso i tendini, ma il sistema complesso dei muscoli inseriti nell’ambiente fasciale che li avvolge, li penetra e li unisce tra di loro oltre che connetterli allo scheletro.
Le catene muscolari gestirebbero la postura e dalla loro retrazione scaturirebbero gli squilibri posturali. Le catene miofasciali sono come un sistema in cui ciascun muscolo, circondato e interconnesso agli altri attraverso il tessuto connettivo, funziona tramite un meccanismo di trasmissione reciproca delle forze; in questo sistema la fascia connettivale agisce come un trasduttore meccanico che registra postura e schemi di movimento e partecipa alla coordinazione motoria.
La catena superficiale posteriore è bilanciata dalla catena superficiale frontale e le due insieme gestiscono la postura sul piano sagittale. La catena laterale si oppone agli sbilanciamenti laterali, quindi gestiscono la postura e i movimenti sul piano frontale.
L’occlusione di prima classe induce un buon rapporto tra il cingolo scapolare e il cingolo pelvico. L’occlusione di seconda classe comporta uno spostamento in avanti della testa e delle spalle, inducendo un’anteriorizzazione del cingolo scapolare rispetto al cingolo pelvico. L’occlusione di terza classe comporta uno spostamento indietro della testa e delle spalle inducendo una posteriorizzazione del cingolo scapolare rispetto al cingolo pelvico.
Le tensioni sul piano sagittale sono giustificate dai rapporti fasciali della lingua e dell’osso ioide ( quindi mandibola) con la colonna cervicale, in particolare C2 e C3. Una disfunzione mandibolare condiziona l’assetto della colonna cervicale, quindi la posizione del capo. Le posizioni del collo e della testa sono strettamente legate alla posizione della mandibola e alla masticazione.
Sul piano frontale la deviazione della mandibola in senso laterale può determinare uno squilibrio nell’allineamento delle spalle con il bacino, provocando un’inclinazione della spalla, controlaterale o omolaterale rispetto all’inclinazione del bacino.
Secondo lo schema di Brodie l’equilibrio cervico-cranio-mandibolare è fondamentale per l’omeostasi occlusale e ha un ruolo importante nel conformare la matrice posturale.
Il tratto cervicale è la parte più mobile della colonna vertebrale. Sostiene, stabilizza e rende mobile il cranio, proteggendo le strutture che passano attraverso di esso. Una deglutizione anomala associata a scompensi delle strutture cranio-facciali si riflette inevitabilmente sulle prime vertebre cervicali con ripercussioni sulla postura.
È possibile considerare le deviazioni delle strutture cranio-facciali-mandibolari come delle vere scoliosi di questo sistema . L’occlusione è un processo dinamico continuo è la risultante di una bio-dinamica cerebrale craniale.
L’occlusione, quindi, sarà influenzata da patologie dette ascendenti in relazione a sollecitazioni craniali, ma anche cranio-sacrali.
Secondo alcuni autori la postura nasce nel cranio e dal cranio; le ossa del sistema cranio-facciale si possono considerare delle vertebre metamorfosate ed esiste una continuità strutturale tra cranio e colonna vertebrale.
In tale ottica, la prima vertebra può essere considerata il pre-sfenoide, la seconda il post-sfenoide, la terza l’occipite, l’atlante prima vertebra della colonna vertebrale, può essere considerata la quarta vertebra, che si comporta come un menisco adattativo tra colonna vertebrale e cranio.
Questo è il motivo per cui una malocclusione si può presentare come una vera scoliosi cranica in grado di determinare svariate dismetrie del massiccio cranio-facciale, con conseguente alterazione della colonna vertebrale. È possibile rilevare questo tipo di scompenso attraverso la lettura dell’estetica del viso. Quando sussiste lo scompenso è possibile riscontrare un facciale dismetrico condizionato da diverse tipologie di deformazione del cranio e del visus, come deviazioni delle labbra, del naso, delle orecchie, di occhi non allineati e di mandibole storte. Tali fattori devono essere presi in seria considerazione come lettura di un sistema dento-cranio-facciale che non funziona, in quanto segnalano la presenza di una malocclusione.
CONCLUSIONI
Il trattamento con i nostri Bio-Attivatori AMCOP, dispositivi ortodontici funzionali realizzati in materiali completamente elastici e prodotti a Bari, è di carattere “puramente ortopedico” delle strutture scheletriche cranio-facciali. Si intende un tipo di ortopedia funzionale molto più specifica, orientata al ripristino delle diverse distorsioni dell' arcate dentarie, del cranio e del visus. Inoltre, assieme alle deviazioni delle arcate dentarie del cranio e del visus devono essere prese in considerazione anche le deviazioni del capo sul tronco e della postura nel pieno rispetto di quelle correlazioni importanti tra bocca e postura di cui si è già ampiamente scritto. I Bio-Attivatori AMCOP, veri dispositivi ortodontici funzionali ortopedici, permettono di agire sulle diverse dismorfosi della bocca, ricondizionando così le deformazioni del corpo ed agendo sulla postura.